Demmarì
Lavorazione dell’Elisir di Noci “24/24”
Il 24 giugno le noci ancora ricoperte dal mallo verde vengono tagliate rigorosamente a mano in 4 parti e vengono immerse in alcool puro e lasciate a macerare in recipienti di vetro al caldo sole estivo per circa 20 giorni.
Dopo tale periodo il liquido derivato, che ha nel frattempo assunto un colore nerastro, viene arricchito di particolari spezie e lasciato al sole d’agosto per ulteriori 40 giorni. E’ questo il periodo in cui traspare la passione poiché inizia ora un meticoloso controllo: bisogna fare attenzione affinchè sia sempre esposto al sole, mescolarlo almeno due volte al giorno, controllare che con il calore non evapori eccessivamente l’alcool usato.
A questo punto si prepara uno sciroppo di acqua calda e zucchero e si lascia raffreddare.
Nel frattempo l’infuso si filtra con teli di lino e si mescola allo sciroppo preparato e ben raffreddato.
Terminata tale fase l’elisir può essere imbottigliato e ben tappato.
Si consiglia di berlo almeno sei mesi dopo la preparazione e rigorosamente a temperatura ambiente per poterne gustare la fragranza e la piacevolezza degli aromi.
Curiosità sulle Noci
La noce viene spesso definita la regina della frutta secca
“La regina” non a caso: l’aggettivo “regia”, infatti, è contenuto nel nome scientifico della pianta Juglans regia e significa appunto “regale, degna di un re”, mentre Juglans deriva dal latino Iovis glans (ghianda di Giove) probabilmente
a testimonianza del grande valore dei suoi frutti e dello stretto legame che storicamente questa pianta aveva con la religione e la divinità.
La pianta del noce, infatti, ha un fortissimo legame con la spiritualità: nella mitologia greca si narra che il dio Dionisio si innamorò di Caria, una delle sue tre figlie del re Dione di Laconia. Ella ricambiava l’amore del dio, ma le sue sorelle gelose iniziarono a fare pettegolezzi sul dio che, arrabbiato, prima le fece impazzire e poi le uccise. Caria morì per il dolore della perdita delle sorelle e Dionisio, ancora innamorato, la trasformò in un albero di noce che potesse produrre frutti fecondi.
Curiosità sulle Noci
Al noce vengono attribuite valenze positive ma anche negative
- La Bibbia lo cita come albero escluso dal paradiso terrestre.
- Secondo il Vangelo la croce su cui morì il Cristo era di noce.
- In epoca romana Ovidio racconta di come i ragazzi utilizzassero i frutti come palline da gioco. Era d’uso gettarle nei matrimoni a simboleggiare la fine dell’età dei giochi.
- Frutto nutriente utilizzato nei periodi di carestia viene ricordato con il detto ”pane e noci pasto da sposi”.
- Un altro detto è “una noce in sacco non fa rumore”, a indicare che le proteste del singolo non impensieriscono i potenti. La Noce Nella simbologia popolare la Noce evoca il ternario sacro che presiede a ogni manifestazione: corpo (guscio), spirito (pellicola intorno al frutto, il mallo) e anima (la polpa, il gheriglio).
Lavorazione del Nocino
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